venerdì 17 aprile 2015

I fiori cadono, i frutti restano

La nostra sfida di gestire in prima persona un frutteto abbandonato tramite terraXchange si sta rivelando non priva di difficoltà ma certamente piena di soddisfazioni.
Dopo anni di incuria, questo spazio disseminato di molte piante da frutta sta finalmente ritrovando il lustro perduto.

Uno scatto della situazione iniziale. Decine di piante erano morte.
A quelli che mi chiedono il motivo per il quale continuare a credere in terraXchange vorrei rispondere portandoli nel frutteto per mostrargli in prima persona quanti colori, profumi e sapori può generare un terreno riportato a nuova vita dopo un lungo abbandono.

Dopo qualche pomeriggio di lavoro.
Ecco il perché di terraXchange. Poche foto bastano a capire cosa si nasconde dietro ogni spazio in abbandono, quale può essere l'evoluzione auspicabile e le soddisfazioni procurate dal processo evolutivo.

Melo in piena fioritura.
La grande fioritura di meli, peri, albicocchi e ciliegi sta per terminare ma ora inizia la fase più ricca e importante. I petali cadono lasciando un tappeto bianco e rosa sul prato e scartando una sorpresa che tenevano nascosta all'interno della corolla: il frutticino.

Piccole ciliegie crescono!
Nell'albicocco, nel prugno e nel nespolo questa fase è già oltre e il frutto è già ben visibile riempiendo di gioia e soddisfazione chi, con tanta fatica, si è dato da fare per ripulire, potare, curare e gestire un luogo che sino a qualche mese fa era dimenticato.

Massima soddisfazione nel veder virare il colore delle albicocche.
Intanto le api, trovando un luogo pulito e ricco di fiori non smettono la loro instancabile staffetta. Perdendo poco tempo in uno spazio senza ostacoli saltano di fiore in fiore con una velocità incredibile. Mediamente ho calcolato che sostano 2/3 secondi a fiore.
Mentre fotografavo il loro assiduo lavoro mi chiedevo dove fosse l'arnia o l'alveare e cercavo di seguire questi preziosi insetti mentre si allontanavano sazi di nettare e carichi di polline.

Una delle centinaia di api che lavorano in frutteto.
Il nostro vuole essere un semplice esempio su come sia fattibile sviluppare e diffondere l'idea di terraXchange. Noi stessi abbiamo utilizzato terraXchange come utenti qualunque per ricercare e trovare uno spazio su cui provare e sperimentare. Certo non l'abbiamo trovato subito ma accedendo e controllando i nuovi terreni abbiamo scovato l'annuncio che ha reso possibile questa esperienza, queste foto, questi post sul nostro blog e la possibilità di cambiare la sorte di un piccolo ma importante spazio.
Non ci vuole poi così tanta energia e sforzi per trovare un accordo tra proprietari e orticoltori e gli stessi proprietari potranno essere più soddisfatti degli orticoltori nel vedere il loro bene, che sino a qualche tempo prima consideravano un problema, rinato e produttivo.

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