La nostra sfida di gestire in prima
persona un frutteto abbandonato tramite terraXchange si sta rivelando
non priva di difficoltà ma certamente piena di soddisfazioni.
Dopo anni di incuria, questo spazio
disseminato di molte piante da frutta sta finalmente ritrovando il
lustro perduto.
Uno scatto della situazione iniziale. Decine di piante erano morte. |
A quelli che mi chiedono il motivo per
il quale continuare a credere in terraXchange vorrei rispondere
portandoli nel frutteto per mostrargli in prima persona quanti
colori, profumi e sapori può generare un terreno riportato a nuova
vita dopo un lungo abbandono.
Dopo qualche pomeriggio di lavoro. |
Melo in piena fioritura. |
La grande fioritura di meli, peri,
albicocchi e ciliegi sta per terminare ma ora inizia la fase più
ricca e importante. I petali cadono lasciando un tappeto bianco e
rosa sul prato e scartando una sorpresa che tenevano nascosta
all'interno della corolla: il frutticino.
Piccole ciliegie crescono! |
Nell'albicocco, nel prugno e nel
nespolo questa fase è già oltre e il frutto è già ben visibile
riempiendo di gioia e soddisfazione chi, con tanta fatica, si è dato
da fare per ripulire, potare, curare e gestire un luogo che sino a
qualche mese fa era dimenticato.
Massima soddisfazione nel veder virare il colore delle albicocche. |
Intanto le api, trovando un luogo
pulito e ricco di fiori non smettono la loro instancabile staffetta.
Perdendo poco tempo in uno spazio senza ostacoli saltano di fiore in
fiore con una velocità incredibile. Mediamente ho calcolato che
sostano 2/3 secondi a fiore.
Mentre fotografavo il loro assiduo
lavoro mi chiedevo dove fosse l'arnia o l'alveare e cercavo di
seguire questi preziosi insetti mentre si allontanavano sazi di
nettare e carichi di polline.
Una delle centinaia di api che lavorano in frutteto. |
Il nostro vuole essere un semplice
esempio su come sia fattibile sviluppare e diffondere l'idea di
terraXchange. Noi stessi abbiamo utilizzato terraXchange come utenti qualunque per ricercare e trovare uno spazio su cui provare e sperimentare. Certo non l'abbiamo trovato subito ma accedendo e controllando i nuovi terreni abbiamo scovato l'annuncio che ha reso possibile questa esperienza, queste foto, questi post sul nostro blog e la possibilità di cambiare la sorte di un piccolo ma importante spazio.
Non ci vuole poi così tanta energia e
sforzi per trovare un accordo tra proprietari e orticoltori e gli
stessi proprietari potranno essere più soddisfatti degli orticoltori
nel vedere il loro bene, che sino a qualche tempo prima consideravano
un problema, rinato e produttivo.
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