Oggi vi parlo di come creare un orto
partendo da un prato stabile e ben radicato nel terreno.
Il prato in questione è quello di casa
e l'esperienza che porto è quella che ho potuto sperimentare sul
campo.
L'orto che ho in mente deve essere
assolutamente biologico basato sulla rotazione delle colture,
lavorato a mano ma allo stesso tempo che richieda il minor sforzo
possibile per quanto riguarda la gestione e il controllo.
Anzitutto comincio parlando
dell'investimento necessario per realizzare un orto con le proprie
mani. Dal punto di vista economico, conti alla mano, ho speso meno di
200€ tutto compreso divisi tra gli acquisti che ho deciso di fare
ma che, per certi versi, potrebbero essere valutati come superflui
(solo il cordolo in cemento è costato circa 80€ e il tubo
d'irrigazione non ancora montato da 30€).
Possiamo quindi affermare senza
problemi che coltivare un orto da zero trasformando un prato non è
pratica onerosa in termine di denari da spendere.
Altro discorso bisogna fare per quanto
riguarda il lavoro. Nulla di così complicato ma certo necessità di
tempo e fatica specie nei momenti iniziali.
Il periodo migliore per iniziare senza
aver necessità di correre è sicuramente l'autunno.
Estirpare il vecchio cotico erboso
(specie se di graminacee tenaci) non è cosa facile ma con un po' di
pazienza, una fissella, una zappa e olio di gomito si può riuscire
(anche a più riprese) a fare molto lavoro. Il mio orto è lungo 9m,
largo 2m per un totale di 18mq lavorati con l'ausilio di una sola
zappa in un'oretta circa.
In un paio d'ore si riesce a passare
anche il rastrello e a pulire dalle zolle così staccate.
Consiglio di non lavorare troppo
profondamente. Zappate solo il cotico lasciando il suolo intatto in
questo modo non lo danneggerete e non farete troppa fatica.
Il lavoro più complesso è stato
certamente la posa del cordolo in cemento. Sono moduli da un metro
lineare. Oltre al peso da sollevare e spostare che richiede un po' di
forza, è necessario armarsi di una dose massiccia di pazienza per la
posa.
Tirare in linea e in bolla questi
moduli non è facile! Ora capisco la difficoltà che incontrano i
muratori quando devono tirare in bolla tutte le loro costruzioni. Ci
vuole pratica, mano e occhio.
Questo è un lavoro che ho svolto con
l'aiuto di più mani (impensabile farlo da soli) a tappe di qualche
ora per 4 giorni. Meglio fare poco alla volta per evitare che la
stanchezza prenda il sopravvento sulla pazienza necessaria. Come
dicevo precedentemente non è comunque un lavoro fondamentale.
Finito questo lavoro io ho ricoperto il
terreno nudo con abbondante terriccio auto-prodotto e derivante dagli
scarti umidi di casa e dallo sfalcio dell'erba di due anni
recuperando solo lo strato maturo e già ben decomposto.
Questo strato, ricco in lombrichi, è
l'ideale per fare da fondo in quanto trattiene bene l'umidità ma al
tempo stesso non crea ristagno. Inutile ricordare che essendo
composto da materiale organico semi-decomposto è anche un ottimo
ammendante.
È meglio lasciare questo strato
all'aria aperta per farlo asciugare e assestare per bene. Ho lasciato
a riposo l'orto per tutto l'inverno in modo che questo strato
organico fosse soggetto a pioggia e neve.
Lo strato di ricco humus non è
comunque il letto ideale per semi e piantine poiché risulta essere
troppo grossolano per questo è necessario ricoprire con terra di
coltura mista a terriccio fine. Questa è un'altra spesa (a meno che
non abbiate a disposizione della terra setacciata) che si rende
indispensabile. Nel mio caso ho fatto portare un metro cubo di terra
per un peso di circa 1200kg.
In un'ora e mezza era stesa e
rastrellata tutta per esser livellata.
Prendetevi tutto il tempo per fare
questo lavoro poiché bisogna evitare avvallamenti o dossi poiché
quando si bagnerà l'orto non dovranno formarsi pozze e ristagni.
Ora ci siamo. Abbiamo la base su cui
poter piantare.
Già a questo livello possiamo
considerare finito il nostro lavoro ma, nel mio caso, ho deciso di
usare un telo pacciamante biodegradabile, un impianto di irrigazione
e un camminamento interno.
Farò vedere come usare questi
materiali in un futuro post perché anche in questo caso vi sono dei
“trucchi” e degli errori da evitare.
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