Penso che chiunque abbia mai avuto una
pianta o abbia a che fare con giardinaggio e orticoltura abbia almeno
una volta incontrato questi sgraditi insetti.
Chiamati comunemente “pidocchi”
delle piante non hanno nulla a che vedere con i pidocchi o pulci che
infestano gli animali.
Più di una volta, specialmente in
questo periodo dell'anno, sui social network e nei forum
specializzati si leggono post che mettono in risalto molte lacune nei
riguardi di questi piccolissimi animali parassiti.
Afide adulta |
Ho raccolto alcuni quesiti frequenti e
ho deciso di farci un post da pubblicare qui nel blog perché anche
negli orti e frutteti questi sgraditi ospiti possono essere un reale
e comune problema.
Cominciamo quindi con ordine con le
domande e i dubbi più frequenti.
Quando compaiono e perché?
Gli afidi non sopportano il freddo. Non
sono dotati di epidermide spessa (anzi alcuni sono quasi
trasparenti). In inverno, nelle zone più fresche scompaiono ma
attenzione, al contrario degli adulti, le uova fecondate sono dotate
di spessa e resistente parete. La femmina depone queste uova
destinate a passare l'inverno incollandole alle gemme, alla base
delle foglie o in altri luoghi protetti e “strategici” per la
nuova generazione.
Qual'è il periodo in cui parte
l'infestazione? Ci sono fattori scatenanti?
Il periodo designato è la primavera ma
non bastano temperature miti a far esplodere l'infestazione, ci sono
alcuni fattori scatenanti tra cui:
- umidità: è fondamentale che sia piuttosto elevata, che vi siano state precipitazioni e che vi sia un clima mite e umido costante
- presenza di germogli: se la temperatura, in caso di anticipo di primavera, è già mite ma le piante non hanno ancora germogliato le uova non si schiudono. Alcuni ricercatori hanno dimostrato la relazione tra schiusa gemme e schiusa uova
- presenza piante “target”: di afidi ce ne sono di svariate specie ognuna specializzata per attaccare la propria pianta ospite. È necessario che questa pianta sia presente, numerosa e concentrata per innescare l'infestazione.
Come fanno ad infestare così
velocemente? Sino all'altro giorno non ce ne era neppure uno!
La colonizzazione della pianta da
sfruttare è tra le caratteristiche più stupefacenti di questo
piccolo insetto specie se si considera che di uova feconde che hanno
passato l'inverno ce ne sono relativamente poche eppure, dalla
comparsa del primo individuo, bastano pochi giorni per riempire una
pianta. Ciò è possibile tramite una strategia riproduttiva
incredibile: la partenogenesi.
In pratica da un uovo fecondato può
evolversi una femmina completa e alata. Questo esemplare è in grado
di generare senza fecondazione tanti altri individui geneticamente
incompleti atteri (senza ali) ma capaci di nutrirsi di linfa. Da un
individuo possono generarsi decine o centinaia di altri individui con
una diffusione esponenziale.
L'afide femmina può quindi riprodursi
non solo senza bisogno del maschio ma riesce a generare altri
individui già formati e attivi pronti a pungere la pianta.
Afide con prole. |
È vero che le coccinelle sono utili a
contrastare gli afidi?
Sì, è vero.
Ciò che comunemente non si sa è che
non solo la classica coccinella rossa a punti neri (coccinella
comune) è grande cacciatrice di afidi ma quasi tutta la sua
famiglia.
Altra informazione utile da sapere è
che rispetto alla forma adulta, la larva di coccinella ne mangia in
quantità maggiore quindi fate attenzione a non ucciderle
scambiandole per larve dannose!
Adulto di coccinella in predazione. |
Formica difende gli afidi da larva di coccinellidae in caccia. |
E' vero che anche le formiche si cibano di
afidi?
Assolutamente no se non in casi
particolari. Al contrario le formiche “allevano” gli afidi perché
sono in grado di mungerli. Gli afidi si nutrono passivamente. Pungono
la pianta arrivando con il loro apparato boccale a forma di ago sino
alle vie linfatiche. La linfa zuccherina all'interno dei vasi è in
pressione per cui all'afide non serve altro che praticare il foro. La
linfa che riesce a prelevare è talmente tanta che l'afide non riesce
a digerirla tutta e una grande quantità viene esplulsa indigerita. È
quella parte che viene definita “melata”.
È proprio questa sostanza concentrata,
zuccherina e appiccicosa che le formiche vogliono.
Il rapporto formica/afide meriterebbe
uno scritto a sé ma basti sapere che le formiche sono così evolute
che possono spostare gli afidi su un altro germoglio, possono
riparare il loro gregge all'interno del formicaio, difendono gli
afidi da attacchi dei predatori (per esempio dalle coccinelle),
possono foraggiarle in periodi magri raccogliendo foglie e germogli
freschi.
Esattamente come fa un allevatore con
le proprie bestie.
Formica che "munge" un afide. |
Come possiamo combatterli in modo
naturale?
Se l'infestazione è minima,
localizzata ed è attaccata una singola pianta si può pulire la
parte infestata con uno straccio o spazzolandola. Quest'azione
meccanica schiaccia e allontana gli individui.
Se l'infestazione è diffusa ed
evidente si può provare con la chimica naturale. Gli afidi hanno
un'epidermide sottile e sono soggetti a numerose molecole
urticanti/tossiche. Si può quindi allontanare la colonia con un
macerato acquoso molto facile ed economico.
Basta prendere acqua fredda in cui far
macerare aglio, peperoncino, ortica, artemisia volgare.
Questo è un cocktail micidiale per gli afidi. L'urticante di peperoncino e ortica si miscelano al repellente dell'artemisia. Il macerato va filtrato e spruzzato entro pochi giorni perché deperisce.
Questo è un cocktail micidiale per gli afidi. L'urticante di peperoncino e ortica si miscelano al repellente dell'artemisia. Il macerato va filtrato e spruzzato entro pochi giorni perché deperisce.
Il rapporto acqua ingredienti è il
seguente:
- 1 l di acqua
- 2 spicchi d'aglio
- un cucchiaino di peperoncino in polvere
- un mazzetto di ortiche e uno di artemisia fresco e sminuzzato
Comodo, veloce, ecologico e soprattutto
economico. Provare per credere.
Macerato pronto per essere spruzzato in orto. |