martedì 16 giugno 2015

No spray!

Abbiamo più volte scritto a riguardo dell'utilità di coltivare un orto. Tanti colori, sapori e profumi genuini pronti da cogliere e portare in tavola.

Siamo sicuri sia realmente così?
Seguendo alcuni gruppi di discussione “orticola” mi sono accorto che troppo spesso ci sono orticoltori che vanno giù pesante con prodotti chimici di dubbia utilità e, soprattutto, di dubbia salubrità.
Ahimè ho notato che gli “anziani” (inteso come quelli che hanno un trascorso da orticoltori) sono i più propensi ad abbondare dando così un cattivo esempio ai nuovi appassionati.
Sono contro l'uso di tutti i prodotti di derivazione chimica ma tra quelli che più detesto ci sono sicuramente gli insetticidi. 
L'uso indiscriminato di questi veleni può portare a coltivare ortaggi che qualitativamente sono peggiori rispetto a quelli acquistati. Da questa considerazione sorge in me la domanda del perché uno debba faticare per poi avvelenare tutto con queste sostanze.
Farebbe prima ad andare al supermercato.


Usare questi prodotti non solo peggiora i nostri ortaggi ma è addirittura controproducente.
Gli insetticidi, nonostante sembrino molto selettivi (di solito scrivono “per afidi”, “per cocciniglie”, “per bruchi”, ecc...) in realtà non lo sono affatto.
Il rischio di un abuso di questi prodotti è distruggere ogni animale presente all'interno dell'orto compresi quelli alleati.
È un po' come se durante una battaglia una delle due fazioni decidesse di distruggere completamente il campo di battaglia uccidendo nemici e amici.
Si sgombera il campo e questo è un rischio enorme perché una volta vuoto noi non possiamo avere alcun controllo di chi occuperà questo spazio ora disponibile.

Un orto completamente vuoto da animali è un orto estremamente vulnerabile. Bastano pochi insetti dannosi su un campo in cui non ci sono antagonisti a protezione (bruciati dal nostro stesso insetticida) per scatenare un'infestazione.
Siamo costretti a riusare l'insetticida più e più volte con dosaggi sempre maggiori.

Ecco quello che può avvenire in un orto proprio in questo periodo. Gli afidi iniziano ad attaccare alcune piante. Dopo aver constatato ciò alcuni non esiterebbero a spruzzare su un qualche afidicida mentre invece è più saggio aspettare qualche giorno.


Quello a cui si assiste è una contro offensiva in piena regola. Entrano in gioco le coccinelle a diverse fasi di crescita (sia larve che adulte). Questi utili insetti possono mangiare afidi in continuo.
Si può rimpinguare l'esercito alleato cercando nuove larve in giro (amano camminare sui muri in zone calde) e trasferendole là dove serve.

Nonostante la resistenza delle formiche (che allevano e difendono gli afidi per mungere la melata zuccherina), le coccinelle procedono con ordine perlustrando avanti e indietro una pianta alla volta e mangiando gli afidi che incontrano lungo la strada.


L'offensiva delle coccinelle permette di mantenere sotto il numero critico la popolazione di afidi senza l'uso di alcun agente chimico.
Se, qualche giorno indietro, noi avessimo scelto di spruzzare indistintamente probabilmente gli afidi sarebbero morti tutti e subito ma oggi ci ritroveremmo a dover combattere una seconda infestazione senza alcun alleato pronto a difenderci.


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