giovedì 3 settembre 2015

Dell'orto non si butta via niente

Una volta i nostri vecchi erano soliti dire che del nobile maiale non si buttava via niente per indicare come ogni singola parte di questo animale venisse utilizzata.
Potremmo fare il medesimo discorso per quanto riguarda l'orto.

Chi coltiva l'orto sa bene che esistono tanti momenti in cui ci si trova in mano “scarti” che non sappiamo dove mettere. Piante ormai morte, tutori usati, frutti che non sono riusciti a maturare e tanto altro ancora. Scarti nobili che l'orticoltore saggio deve e sa utilizzare.

L'orto gestito correttamente non deve avere alcun tipo di scarto. Tutto può essere utilizzato. Tutto fa parte di un ciclo produttivo infinito.

Ecco un elenco dei principali scarti orticoli e di come poterli usare al meglio.
  • Piante morte e scarti vegetali: le orticole hanno tipicamente un ciclo vitale breve. Salvo alcuni casi particolari, le piante non durano che qualche mese prima di arrivare ad inevitabile morte. Quando abbiamo finito di raccogliere e siamo davanti alle piante ormai morte possiamo estirparle delicatamente e gettarle nel mucchio del compost. È importante cercare di estirpare anche le radici in quando potenziale nido di parassiti. Se le piante sono legnose o di notevoli dimensioni (es: pomodori o melanzane) è utile farle a pezzi in modo grossolano prima di gettarle nel compost in modo che si acceleri il processo di degradazione. Il terriccio che si formerà sarà utilissimo per la crescita delle future piantine.


  • Frutti acerbi: spesso capita che talune orticole producano tantissimi frutti che poi non riusciranno a giungere a maturazione (es: pomodori). Gettare via la pianta ancora piena di frutti acerbi è uno spreco. Esistono tante ricette e molte conserve che i nostri avi hanno sperimentato e messo a punto nel corso dei secoli. Oggi internet è un grande mezzo per informarsi e reperire queste utili ricette.
    Pomodori verdi fritti alla fermata del treno... Un film o uno spuntino di metà mattina in attesa del solito treno in ritardo?


  • Semi: troppo spesso i semi di alcuni ortaggi si gettano con troppa leggerezza ignorando che questi organi sono quanto di più prezioso l'orticoltore possa avere tra le mani. I semi sono il futuro del nostro orto. Conservarli può essere piuttosto facile ed è un'esperienza che per molti può essere nuova e didattica. Per conservare i semi è fondamentale lavarli da possibili residui del frutto e asciugarli molto bene con carta assorbente (senza metterli al sole diretto!). Una volta asciutti si possono conservarli in vasi di vetro lasciati aperti in un luogo fresco e asciutto.
    In alcuni casi i semi posso anche diventare un ottimo cibo alternativo (es: zucca) utili per alcune ricette.


  • Tutori, pali e altre attrezzature: in un orto si trovano non solo piante orticole ma anche altro materiale (naturale e non) che usiamo per tante attività differenti. Certamente i pali sono gli elementi che non mancano mai poiché rivestono ruolo fondamentale per tenere erette molte piante che per natura non lo sono. Questi pali possono essere di legno e, in questo caso, se conservati correttamente in luogo asciutto possono durare anni. Alla fine della loro vita utile andranno incontro a inevitabile marcescenza e a questo punto invece che gettarli via possiamo romperli a pezzi e metterli nel compost. Con i pali di plastica/ferro non vi sono problemi essendo quasi eterni. L'unico problema deriva dal loro abbandono in ambiente che non deve mai avvenire. Raccogliete, conservate e, nel caso, differenziate tutto.

  • Vasetti e plateau alveolari: quando acquistiamo nuove piantine da trapiantare nell'orto, inevitabilmente ci si trova per le mani i contenitori nei quali dimoravano gli ortaggi. Cosa farne? Possono essere utilizzati e riutilizzati per più anni per sperimentare la coltivazione partendo da semi. Non gettateli via, possono servire!


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